lunedì 25 novembre 2013

La felicità è un villaggio all inclusive!!!

Purtroppo è così, con due bimbe decisamente piccole, la felicità è un villaggio all inclusive, sono fondamentali vino e mini club di altissima qualità, musica di sottofondo, mare con varie sfumature di azzurro, cosa volere di più? Nulla, va benissimo così. Il problema è tornare a casa. 
Io sono stata una vita fa in diversi club med e questo villaggio dove sono stata quest'estate, a Coda Cavallo, era molto simile a livello organizzativo, e il cibo non era male, sono riuscita ad ingrassare mangiando solo verdure e pesce, sarà stato il vino. 
Quindi mi chiedo, ma come mai ho passato gli ultimi vent'anni, circa, a fare viaggi così, dove ci pare, inutile prenotare, ma poi dove si mangia, dove si dorme, no lì è brutto, lì è caro, lì non c'è posto, sì bello open air, sì anche bella l'idea del campeggio, ma il bagno è scomodo, che si tornava a casa distrutti, ma felici... che lo sbattone fosse finalmente finito. 
Poi andavamo nelle Eolie in pieno agosto, sempre a ferragosto a Positano cercando un hotel, impresa ardua, notte impegnativa, poi a visitare in ogni dove la Francia, fantastica ma immensa, bello viaggiare, ma sempre sulla macchina... consultando improbabili guide! No la soluzione è all inclusive, che meraviglia, poca scoperta, un pò banale, non importa, molto meno faticoso.

Menù di mia suocera e colite...

Forse qualche anno fa reggevo meglio, anche se mia suocera era ancora più motivata nel preparare il pranzo domenicale, a fine portate scoprivo di essere solo agli antipasti e iniziava il fritto misto alla piemontese, dolce e salato, con imperdibili semolino, salsiccia, amaretti, carne di manzo e pollo fritta, mele, etc a seconda dell'umore, poi il secondo, dolce, frutta, caffè... oggi è più complesso reggere l'urto del pranzo, anche se lei giura sempre di non aver fatto niente... come ad esempio:
Lardo, mortadella, acciughe al verde, ma senz'aglio, peperoni con maionese, salame, carne cruda con porcini crudi, tutto buonissimo, dieci minuti a piatto, per accertarsi che tu proprio non ne voglia più, tagliatelle al ragù, bollito misto, e poi sicuramente molto altro che ho dimenticato in presa d'opera. Questo alla faccia di tutto il parlare di vegani e crudisti e fruttariani. Tempo di digestione, una settimana..
Oppure ecco un altro menù domenicale: classici peperoni al forno con bagna cauda, ma senz'aglio, almeno quello, merluzzo con patate, carote con bagnetto verde, pasta al forno anni trenta con ogni genere di cosa, rewind di bollito misto, sacher. Pensandoci è un pò che non fa la lingua, gli gnocchi con i formaggi o altre prelibatezze che prese singolarmente non sono male ma nel vortice dell'abbondanza sono abbastanza impegnativi.
Ecco se soffrite di colite non prendete spunto.

Ristoranti Torino e dintorni 2

Proseguo includendo tutte le premesse del post Ristoranti Torino e dintorni 
1: cioè che è un'idea della ristorazione personale e variabile, ma -oggi- penso che...
il ristorante più carino a Torino sia il Rural e 
a seguire con molto distacco Fratelli Bravo, atmosfere diverse... ma entrambi validi. 
Il Rural è molto chic, tutto bianco con cucina a vista, un bravo cuoco, una bella personalità, servizio eccellente, Fratelli Bravo è più alla mano, meno ricercato e meno trendy, tovaglia a quadrettoni per un look finta trattoria, ma comunque è più abbordabile e alcuni piatti sono interessanti.
Poi vorrei provare il Simini... pare sia carino.
Un posto che ho conosciuto di recente è Madama della Rocca, la pizza non è male, classica napoletana-torinese, ha anche qualche piatto poco scontato come l'hamburgher all'agnello. Di fianco c'è il Bastimento, cucina di pesce, eccessivamente caro.
Poi come pizzeria carina c'è Liberi, bella scoperta, in zona crocetta, poi il Sicomoro. Una un pò diversa è il Cammafà, simpatico il gestore e buona la pizza, l'ambientazione fa un pò presepe.
A Moncalieri continuo a salvare il Castello, con pizza ottima.
Devo uscire un pò di più... ma non trovo proprio nulla di nuovo. L'aperitivo da Zucca è un pò retrò ma piacevole, molto torinese, bella l'idea di riprendere la ricetta dei panini Zucca!