sabato 23 febbraio 2013

Muoversi da Torino con bimbi piccoli...

Muoversi da Torino con un'autonomia di viaggio di max 1 ora e mezza non offre grandi possibilità di svago/conoscenza di altre culture, a parte i liguri, che forse se uno non li incontrasse mai avrebbe anche fatto un affare.
Ecco cosa faciamo noi, a volte: 
-langhe e roero, qui siamo facilitati perchè abbiamo una base per dormire, ma un'alternativa è l' Agriturismo La Tiglia, Lequio Tanaro, è un buon punto per raggiungere ristoranti vari, ma anche lì si mangia molto bene - oppure se siete stufi di vitello tonnato e volete pesce un riferimento è a Novello, il ristorante Grecale è a 5 minuti -,  si possono visitare paesini, come Barolo,la Morra, Monforte, e raggiungere Alba, farò un post sulle Langhe presto!    
 -savona in primavera-estate, se proprio non si ha di meglio da fare, la città è molto carina, soprattutto di sera, la zona del porto offre ristorazione varia, un riferimento è lo stabilimento balneare bagni san cristoforo, si mangia molto bene, è nuovissimo, non decadente come sono in generale le strutture liguri, poi, per dormire,  pare che da quest'anno ci sia un hotel nuovo  giusto dietro, l'Idea hotel.  
 - varigotti e finale in periodo non estivo, volendo ci si può spingere anche ad alassio - se è proprio fuori stagione -, sono carini perchè non c'è gente e le spiagge sono libere, il borgo saraceno di varigotti è uno spettacolo. Per dormire di solito cerco un'offerta su booking, sono stata in diversi hotel, con le bambine piccole comunque è un pò dura - diciamo quantomeno stancante - ma si può fare. Come ristoranti ci piace andare al bucun del preive a noli, non è una gran scoperta, ma è la liguria e bisogna un pò accontentarsi, se non altro è veloce e abbastanza economico, con le bimbe che fanno casino, e poi sono pupi friendly. Come hotel consiglio comunque di cercarli nuovi e scontati - Ora resort di finale, le camere sono carine - o tentare un agriturismo, ma non so, in realtà vorrei provarne qualcuno.      

Ora hotel Ludovica Finale 12

- tutto il popolo torinese d'inverno va a salice d'oulx, i torinesi sono abitudinari, si va a sciare - a volte - a me non fa impazzire la montagna, non mi piace sciare e mi annoio, per me ci vorrebbero piste da discesa con poco pendio e impianti di risalita riscaldati e con ogni genere di confort, arrampicarmi con sky lift o seggiovie varie, al freddo, per poi trovare muri o piste impossibili, non è il massimo, prima o poi inventeranno questo genere di sport meno invasivo, e non è lo sci di fondo. Comunque, salice è una buona meta perchè è vicino, simpatico, con questi turisti inglesi che lo rendono un pò cosmopolita, ma non mi è chiaro che cosa fare, c'è un parco giochi per i bimbi con neve ghiacciata che è un invito alla caduta. Ma qualcosa di carino c'è: il paese vecchio è caratteristico con la neve. Chi non va a salice, va a sestriere o bardonecchia, io preferisco bardonecchia, è più città, ma vado raramente.
Ludovica e Linda Salice 12

Un posto dove vado è Vason nella vallata di fronte a salice, c'è un rifugio caratteristico ed è bello andare in primavera per chè la strada è libera, d'inverno si sale con ciaspole o moto slitta, inutile dire che lo evito, ma c'è chi apprezza. Il rifugio è spartano, ma si dorme e si mangia bene, poi non c'è il dubbio di che cosa fare, lì non c'è assolutamnte nulla da fare.
- se si vuole andare in montagna un posto carino è Cogne, anche d'estate, la valle d'aosta è più interessante, anche se leggermente più lontana.
- poi chiaramente da torino si arriva velocemente a savona o genova e si può prendere un traghetto per la corsica o la sardegna.
- muoversi in aereo con le pupe direi che per ora è da evitare, spero che l'aeroporto rinfoltisca la scarsa offerta di voli low cost a breve. Per ora ci siamo mosse solo questa estate verso olbia.



giovedì 21 febbraio 2013

Must per fare per una cena!

Effettivamente è un pò che non faccio cene allargate a graditi ospiti, ma in questo senso vado un pò a periodi e questo è un periodo con poche cene - preferibilmente da ospite - di cambiamenti, poco svago.
Comunque offrire cene e accogliere gli ospiti rimane per me sempre un piacere, ma, secondo me, ci sono regole base che vanno rispettate, fatemi sapere la vostra opinione, ma io ho sviluppato la convinzione che ci sono dei must, infatti mi trovo bene a casa mia e di pochi altri, sono - forse - un pò critica a casa d'altri, nonostante questo qualcuno continua ad invitarmi:
  1. Quando gli ospiti arrivano deve essere tutto pronto, tavola, abitanti della casa compresi, anche l'aperitivo, con qualche stuzzichino, bisogna solo aprire la bottiglia di vino. Evitare noccioline, patatine, apetaiser trash accompagnati da stuzzicadenti, pane da toast con improbabili salse, wuster, salatini fatti con la pasta prefinita (solo a base di grassi idrogenati, se vi fanno i complimenti tutte le volte che li preparate non fa testo), sottaceti a altre amenità anni 80. Tutto può essere servito come aperitivo, o quasi, basta che sia eccelente, poco, e che si abbini con il vino, o la birra. Io preparo spesso verdura cruda e un'altra cosa, che può essere patè di tonno, o olive particolari -  che non sono da preparare - o una focaccia leggera. Arrivare e trovare una forchetta sul tavolo è triste. Ancora meno è trovare la padrona di casa in bagno o intenta a pulire l'insalata.
  2. Il vino deve essere buono -  non può costare 1 euro, e nemmeno 3, partendo dai 5 e sapendo scegliere o potendo spendere anche molto, molto di più il risultato è garantito - ma va servito alla giusta temperatura, altrimenti servire birra. I bianchi vanno serviti freddi - sorseggiare un bianco tiepido, quindi poi solitamente anche pessimo, mette sconforto e fa molto pranzo della prima comunione - i rossi a temperatura ambiente, poi dipende dal rosso, ma in generale è così. Io uso poco il secchiello perchè tipicamente se il vino è interessante finisce quasi subito, ma un secchiello con acqua e ghiaccio per i bianchi a volte, ad esempio quando fa molto caldo, è utile. La gente poi si intende di vino, non perchè ha fatto un corso ais, ma perchè di solito se è buono lo beve, diversamente meno. Ma poi in generale se si mette in tavola una bottiglia di vino discreto e un buon vino, il secondo finisce sempre prima.
  3. Se ci sono bimbi o ragazzini, avere aperitivo analcolico - peccato che siano a base di coloranti - e preparare qualcosa di pronto anche per loro, meglio aver chiesto prima cosa mangiano visto che sono tutti abbastanza viziati.
  4. La tavola deve essere pronta nel senso che ci deve essere tutto, acqua frizzante e naturale, bottiglie appena aperte, vino, pane, magari evitare quello semi lucido  tipo mensa ospedaliera, olio, sale, magari pepe. I tovaglioli meglio di stoffa, se la cena è un minimo formale, i bicchieri sempre 2, 1xacqua e 1xvino - meglio a calice -, evitare bicchieri colorati o pesanti. Ecco sui piatti e la tovaglia seguire il proprio gusto, se è pessimo scegliere il bianco. Trovo brutti i piatti non rotondi o troppo colorati, anche le tovaglie sono abbastanza difficili da scegliere, meglio tessuti naturali e colori neutri. La foto è una collezione di piatti Yars, li adoro, li ho scelti dopo un accurato giro al macef, ma ormai una decina di anni fa, comunque sono sempre molto carini.
  5. Non esagerate con le portate che fa molto cena dalla nonna/zia, 2 antipasti e un primo bastano, poi, se la cena è un pò formale fare 3 antipasti e un primo oppure un primo e un secondo, meno allegro di 3 antipasti e un primo, secondo me, è sufficiente. Abbinare sempre il cibo, ci deve essere verdura e carne o pesce. Non fare tutto a base di carne o pasta senza verdura , ma bilanciare il pasto, proponendo il giusto abbinamento anche con il vino. Una regola banale per abbinare il vino, è seguire il colore del cibo, più sul rosso o bianco, ma in linea generale meglio avere e offrire entrambi, ad esempio io bevo rosso raramente.
  6. Dopo cena offrite sempre il caffè, anche dec, meglio se servito con biscottini secchi in mancanza di dolci più adeguati.
  7. Non lasciate che si crei un gran casino, organizzate tutto, ma neppure fatevi prendere dalla sindrome della casalinga isterica che lava e asciuga ossessivamente i piatti e li riordina con gli ospiti presenti che tentano di instaurare una conversazione.
  8. Non dite agli ospiti cosa portare! Poi va beh... essere di buon umore, fingere accordo familiare,
  9. ma anche l'ospitato ha delle regole. Non deve mai arrivare prima o portare roba da mangiare che non sia un dolce - personalmente odio chi porta pizza o salatini - o riprendere cosa ha portato o decidere di attuare un'educazione rigida con i figli proprio quella sera e proprio a casa tua.
  10. Poi c'è tutto il capitolo della gestione pubblica dei pupi, ma rimando!! 
Buone cene... certo ho scritto cose ovvie, ma raramente si trovano, che amichette frequento! Presto scriverò un post - le prime cene delle mie amiche, poi sono migliorate, alcune!-.

sabato 9 febbraio 2013

Storie della nanna! Stella e Stellina

Con Ludovica, la mia prima pupetta, avevo iniziato a spiegare le basi dell'educazione con la storia di Stella. Quindi la sera le raccontavo ogni tanto diverse storie di Stella, piuttosto noiose, ma lei sembrava apprezzare, poi avevano anche il grande vantaggio che duravano pochi minuti. Mi sono complimentata con me stessa, poi la cosa è degenerata.
Stella è una bambina educata, carina e brava, che fa un sacco di cose, va in campagna, incontra grilli e lumache parlanti - che non vogliono essere raccolte e mangiate -, va al parco giochi, incontra bimbi, va a spasso con la nonna, impara a lavarsi i denti, a non mangiare troppe caramelle, a comportarsi bene al ristorante, ecc...
Stella è sempre impegnata in  molteplici attività, così ho sempre cercato di far capire le cose a Ludovica:
-Stella che da i giochi ai bambini senza tenerli solo per se
-Stella che fa amicizia con tutti i bimbi - lì c'è qualche problema, tutta mammà!-
-Stella che saluta tutte le amiche di mamma e nonna, evitando di fare figuracce
-Stella impara che i bambini non si picchiano
-Stella fa la brava e aiuta i bimbi più timidi e i più piccoli
... finchè Ludovica un giorno si è proprio stufata di Stella e allora ha iniziato a dirmi:
- raccontami che Stella ha fatto la cattiva, ha picchiato un bambino, ha buttato tutto per terra, ha rotto delle cose di mamma e poi la sgridavano e la picchiavano! Naturalmente io non l'ho mai picchiata e lei è sempre stata una brava bimba, ma Stella non più. Ad un certo punto Stella è diventata una teppista, malmenata dai genitori, senza principi ne inibizioni!
Così Ludovica mi spiegava qualcosa di se.

Poi la storia si è evoluta: sono rimasta incinta e così Stella ad un certo punto ha avuto una sorellina: Stellina, ed è stata veramente felice, perchè giocava con Stellina, perchè non era più sola, perchè aiutava la mamma con Stellina - ecco questo è importante - e questo era il messaggio che tentavo di passare.
Quando Maddalena è nata e ha preso il suo posto in famiglia, la cattiva non è stata più Stella ma Stellina e forse mi sono sentita meglio, almeno Stella è tornata perfetta:
-raccontami che erano andati a fare una gita e Stellina era stata cattiva e Stella no, che poi picchiavano Stellina
...e su questa linea Ludovica mi racconta un sacco di storie di Stella e Stellina che poi io le devo ri-raccontare e se mi sbaglio anche un dettaglio mi corregge subito!
Quindi ora è  Stellina che combina un sacco di pasticci e Stella invece è tornata immacolata!
Stesera le raccontavo che Stella era stata ad una festa ed era bellissima, con un vestito bianco, e lei mi idceva che poi c'era Stellina che non era proprio carina... che aveva un vestito tutto pasticciato!
Che amore!

La mamma è una donna?

Su questo nutro seri dubbi.
C'è un pò di confusione in questo campo: pare che se si diventa mamma sia difficile rimanere donna, lo deduco guardando le mamme in generale e quindi anche me stessa - a volte - .
E allora eccole le mamme, ma anche i papà molto spesso, con il sex appeale di una mela in primavera.
Fuori dagli asili tutto ciò è abbastanza chiaro, certo le priorità sono differenti, bisogna capirlo, fuori dal disco - tempio - come chiama le discoteche il mio amichetto Guido - è tutto un altro film, ma perchè le mamme si riducono così? Il tempo c'è, volendo per tutto, questa storia di dormire 8 ore è sopravvalutata!
Bisogna purtroppo seguire tutti i ruoli se vogliamo mantenerli attivi. Invece con la gravidanza la donna a volte si trasforma, incoraggiata spesso anche dall'aumento di peso - che non ha senso ne in gravidanza ne dopo- e dagli sbalzi ormonali  e umorali.
Un pò come quel tormentone che girava via mail qualche anno fa: c'era un virus che trasformava il file fidanzata.zero in moglie.zero e c'erano un sacco di metamorfosi strane che vi faccio immaginare, la donna si trasformava dopo la sacra unione da gheisca a massaia, in un secondo.
Spesso la mamma non è più donna, trascura la relazione a 2 - non con il pargoletto! - si trascura e si ritrova sola.
Per carità capita anche se ci si impegna, la concorrenza e il cattivo gusto non hanno limiti, ma bisogna almeno provare a fare qualcosa: dare tempo a noi stesse e alla relazione di coppia... appena il pupo ha un pò di indipendenza - 9 mesi max 18 finito allattamento - è necessario lasciarlo almeno una volta al mese ad un adulto responsabile per il fine settimana e cercare di ricreare una sorta di relazione con il proprio compagno che non sia - chi cambia il pupo? - . Certo bisogna avere nonni compiacenti o risorse per una baby sitter adeguata.

Anche se io non sono mai riuscita a lasciarle ad estranei totali - sono stata fortunata in questo senso -.
Ma il divertente fuori dall'asilo è, al contrario, vedere le mamme sexy, ce ne sono poche, ma degne di nota, arrancano con tacchi a spillo e trucco marcato alle 8 di mattina facendo intravedere la calza autoreggente sotto la mini di jeans sfrangiato, o la brasiliana, peggio.
Ecco, lì la gravidanza ha sortito effetti opposti, ma ora le capisco, dopo tutto il giorno  - o quasi - a pensare ai pupi, ci va un pò di distrazione, o almeno si spera in un pò di distrazione, io in genere diffido sia dal genere suora in agosto, sia dal genere cicciolina, a cui forse mi avvicino di più e che comunque mi sembra più vitale, animato.
E quando dico queste cattiverie mi viene in mente Ludovica, quando passiamo i pomeriggi con nel mie amiche mamme - che la viziano - e lei mi dice - ma le mamme sono tutte così brave? - premetto che in generale le mie amiche mamme, Rita Arabella Tiziana, - Cristina non ti metto perchè  tempo zero non ne puoi più tipo me -, sono fantastiche con i pupi.
Sì Ludovica, le mamme sono spesso meravigliose, potrebbero a volte fare ancora uno sforzo in più, senza esagerare!

giovedì 7 febbraio 2013

Dormire nel letto di mamma?

Ciao! Ecco la risposta... No! Questo in teoria.
Il bambino non deve mai dormire con i genitori o, diciamola tutta, con la madre, perchè il papà è già felicemente migrato in salotto, con tv, facebook, cibo e ogni genere di optional e benefit.
Allora, nella mia esperienza sono stata bravissima con la prima pupa, tendenzialmente meno con la seconda.
Con Ludovica ho alternato latte mio e artificiale, poi ho interrotto l'allattamento a 9 mesi e sono passata al biberon senza che lei nepppure se ne accorgesse. Ludovica non ha mai dormito con me, a parte la prima notte che è arrivata a casa: non ero ancora ben organizzata e avevo paura avesse freddo!
Con Maddalena è stato diverso, infatti semplicemente ha rifiutato di dormire da sola: nel suo letto continua a muoversi e svegliarsi molto di più e anzi, oltre a non voler dormire da sola, lei voleva e vuole proprio sentire il mio contatto.
Nonostante dorma con me si sveglia comunque 4 o 5 volte a notte, ma meglio di meno e poi sopratutto dorme! Dopo varie - o meglio alcune - notti a fare  avanti e indietro dal suo letto ho ceduto per pigrizia, e, ad oggi, viviamo simbioticamente anche nel letto. Sbagliato? Sì, ma dipende sempre dal bambino e dal desiderio della mamma di rispettare questa regola - e di sbattersi per rispettarla - e anche dalla capacità di persuasione del pargoletto, quella di Maddi è spiccata... ho proprio una bambina speciale, come tutti del resto.
 
Maddi
Comunque ad oggi ci facciamo le nostre nottate insieme, hanno il loro perchè, quando si sveglia le do il mio latte, a tratti disturbate dal papà che tenta di riconquistare i suoi spazi, ma al secondo risveglio di Maddi ripiega in salotto.
Anche con Ludovica adottavo la tecnica di darle il latte mio o quello artificiale - meraviglia per lei era uguale - nei suoi risvegli notturni e si addormentava subito. Con il latte in polvere era facile, bastava tenere sul comodino un thermos di acqua calda e latte in polvere pronto nel biberon.
Con il latte-latte bisognava - alzarsi - e scaldarlo sul fuoco, questa bella abitudine l'ha persa a tre anni e mezzo. Come odio le mamme che mi dicono - non si è mai svegliato di notte! -.
Una strategia - molto gettonata - è dare un biberon colmo prima della nanna, io ci provo sempre, a tratti lo prendono, ma si sono sempre svegliate comunque.
Maddalena ha bevuto raramente latte artificiale, non le piace - pare -, non le piace il biberon - non si capisce, ne ho provati mille, tra cui il mitico Tommy Tippy adorato da Ludovica, usa a tratti un biberon discount comprato al supermercato da mia suocera l'unico che usa anche Ludovica - e non le piace proprio la modalità in generale, anzi la disgusta.
Per non parlare di ciuccio, non lo hanno mai preso, Ludovica aveva ciucciato un paio di volte e poi  mi guardava come dire: ma com'è che non esce niente!
Raramente avevo usato il dolcificante liquido per farle ciucciare di più, ma sempre con risulatati scarsi.
Comunque per me se uno può deve tenere i pupetti lontani dal proprio letto, ma se proprio non si riesce, accettare le direttive dei pupi e approfittare per goderseli un pò, senza esagerare, seguendo anche i loro ritmi, non solo i propri dictat.
Secoundo me comunque poi a tutto c'è un limite, come per l'allattamento i 18 mesi è veramente un limite estremo, così anche alla stessa epoca deve smettere di dormire con mammà e andare in camera sua.

martedì 5 febbraio 2013

Visitare Torino

Torino la conosco bene, ma in modo parziale, ci sono mondi al suo interno, che non frequento.
Poi per me Torino si limita al centro e a corso Moncalieri.
Ho seguito per anni la movida notturna, poi un pò la ristorazione,  - crescendo si torna a casa prima - meno l'offerta culturale, non che non ce ne sia - Gam - merita - e Fondazione Sandretto - anche se lì ho trovato sempre esposizioni tristissime- .
Poi sono nate le pupette, certo si può fare tutto anche con loro, volendo, ma è piuttosto faticoso e quindi bisogna essere perlomeno oculati.
A Torino ci sono i luoghi del divertimento serale, una volta i murazzi lungo il Po, oggi - ma solo oggi - san salvario, ieri - forse - il quadrilatero e poi da sempre piazza vittorio.
Un locale serale evergreen per me è il Cogin, che forse non si scrive così, e che non è una pillola anticoncezionale, ma si trova sotto il ponte Isabella e ha una vista meravigliosa sul Po. Oltre ad essere ancora cool.
Penso che da vedere ci sia come must:  il museo del cinema e la mole antoneliana - il museo è alla base della mole - il fenomeno di eataly vicino al lingotto - ex fabbrica fiat, che forse è il vero monumento di Torino, città che ha condiviso molta storia con la fiat, se si è fortunati troverete qualche salone sempre ospitato all'interno del lingotto - poi il po e la collina.

Certo a Torino c'è anche il museo egizio e poi il centro, con la sua pianta quadrata e la sua sobrietà. Io non potrei mai vivere a Roma, per esempio, bella, per carità, ma decisamente troppo sguaiata.
Il mio luogo a Torino è piazza Vittorio, dominata dalla Gran Madre. Una volta era fantastica perchè era un enorme posteggio. Oggi hanno fatto il posteggio sotterraneo, forse è più bella, ma logisticamente è più complicato andarci... se vado posteggio alla Gran Madre e attraverso il Po.
Il posto dello shopping è via lagrange e via roma.
I torinesi sono chiusi e un pò diffidenti, è vero, e, come dice un mio professore, guru di riferimento per il mondo della psicologia - Felice Perussia - ci si conosce solo tra ex compagni di scuola. 
Cosa c'è di buono? La colazione nelle pasticcerie, i gelati, da fiorio a grom, gli aperitivi - senza apericena, che mi sembra sempre un pò milanese, e un pò mensa low buget- e qualche ristorante di merito.
Piazza Vittorio

Cosa fare a Torino? Questo me lo chiedo spesso, ancor di più durante i fine settimana, trovando invano una risposta. Per un turista è facile, c'è anche il nuovo museo dell'autobile - che lusso! - volendo anche il parco del valentino, ma per un torinese è più complicato. Ad esempio io odio i parchi di qualsiasi genere. Anche i musei non è che proprio mi aprano grandi finestre sul mondo!
A me piace - con moderazione - fare un giro in centro - l'inizio di via roma e piazza san carlo, oppre piazza vittorio - il sabato mattina o la domenica mattina, anche se la domenica putroppo è sempre quasi tutto chiuso.
Torino ha di bello anche le città intorno, come Moncalieri, dove vivo, e volendo citiamo anche Rivoli e Chieri, che non ha il castello, ma ha un bel centro storico.
Non impazzisco per Torino, ma ne condivido lo spirito anche se  sarei curiosa di vedermi vivere altrove - Parma? Verona? ...New York? - ma sono abitudinaria e so che - forse - non mi muoverò.

Shopping sfrenato!

Come fare shopping in tempo di crisi?


Scape Superga

- Conoscere il mercato cittadino dove andare a "fare gli affari". Io personalmente al mercato compro solo capi più o meno firmati, evitare roba cinese, ma con prezzo realmente discount, altrimenti è meglio il negozio - il prezzo non deve superare al massimo 15, 25 euro, certo con qualche rara eccezione -. A Torino c'è il mercato di Piazza Benefica, anche il sabato mattina, diffidare dai banchi cari, e corso Racconigi, che è un pò più pop, alla Crocetta non trovo più nulla da parecchio!

- Shopping on line, un bel sito è quello delle roba di Kappa Robe di Kappa - theGigastore.com www.kappastore.com, iscrivendosi vengono mandati degli sconti e comprando abbigliamento già scontato anche dell'80% si aggiunge ancora lo sconto personale e si arriva ad un prezzo ridicolo. Io ho speso l'altra sera 67 euro per comprare 3 vestiti alle pupe, belli, 1 superga con pelo invernale bianca, 1 scarpa uomo, carina, poi non ricordo, una maglietta. Io adoro il grigio e il bianco per le pupe (anche facile da lavare) ma Ludovica in merito ai vestiti promuncia solo le parole - fuxia, brillante e delle winx's, come  si scrive? -Comunque un affare! La spedizione è gratuita, anche in america mi sembra... controllate!



2 vestiti bimbe
 
- Nei negozi ora è proprio il momento dei saldi al 70%, un pò come ad agosto per la roba estiva... e allora fare  acquisti per il prossimo anno o comprare i jeans fichissimi dal prezzo impossibile diventa più facile, economico senza eccessivi sensi di colpa! Anche perchè la roba per i bimbi, se non si trova riciclata, nuova, deve durare poco, in saldo è meglio, la benetton, o altri negozi come chicco, a rotazione, fanno il 70%, non andare prima! Tanto comunque l'abbigliamento è sempre superfluo.