martedì 22 gennaio 2013

Pappe! Alimentazione 5-18 mesi

Benvenuti nel mondo delle pappe! Io non compro omogenizzati, e fare le pappe è davvero semplicissimo! Sempre nella mia filosofia è necessario ottimizzare i risultati riducendo gli sforzi: quindi per le pupette ho alternato 3 tipi di pappe, la prima è veramente facile, la pappa al pomodoro.
Le altre due sono anche molto semplici e veloci; gli ingredienti vanno bolliti e frullati e, una volta pronte, vanno congelate in miniporzioni e messe in freezer.

Pappa al pomodoro
  • pasta tipo sabiolina o qualsiasi altra
  • piatto con olio extravergine, parmigiano, pomodoro passato

Passato pollo e verdure
  • pollo, carote, zucchine
Passato verdure
  • verdure: carote, zucca, zucchini, spinaci, patate...
La pasta al pomodoro è facilissima, cuocere la pastina, va bene qualsiasi formato, in funzione della capacità di deglutizione del pupo (iniziare dalla sabiolina) scolarla leggermente liquida e metterla in un piatto con olio, parmigiano e pomodoro passato. Una variante è aggiungere ricotta fresca, bio se c'è.
I due passati vanno fatti e congelati. Per il passato con il pollo cuocere prima le carote, quando sono morbide, aggiungere zucchine e pollo, altri 5 minuti.
Poi per prepararli, scaldare il passato, poi nel piatto aggiungere parmigiano, olio, poi aggiungere alternativamente a volte pastina, a volte farine solubili, come mais e tapioca (che è dolce), riso (astringente), semola, si possono anche mettere entrambi, pasta e farine solubili. Le farine con glutine è meglio metterle dopo i 6 mesi, pare, ma ci sono pareri controversi.
Usare solo pollo biologico o petto di pollo ruspante.
Se il pupo beve molto latte non esgerare con pappe a base di proteine, le assume già con il latte.
Dare sempre frutta schiacciata: mele, pere, banane, pesche... preferibilmente di stagione. Eventualemnte alla frutta schiacciata si può aggiungere latte e biscotto, tutto frullato.
I biscotti vanno sempre scelti con ingredienti semplici, senza coloranti, conservanti, olii non specificati o comunque diversi da olio extravergine oliva o cereali  come mais, girasole.
Evitare biscotti con olii vegetali generici, margarine, grassi idrogenati ma anche non idrogenati, coloranti i- ivari E..-, oppure la dicitura aromi. Non ne rimangono molti, sceglierli bio, se li trovate -i biscotti neonati Carrefour sono così-.
Dare anche sempre e solo acqua naturale.
Anche il pane va sempre bene (di lievito madre e senza strutto), all'inizio duro, per le gengive, poi più morbido da mangiare.
Far sporcare il bambino che deve giocare con il cibo, sentire le diverse consistenza, fare esperimenti, farlo divertire, certo poi pulire pastina ovunque è noioso, ma necessario.
Dopo qualche mese inserire polpette di carne rossa, anche qui, legegre l'articolo come fare la spesa, uova solo bio, il pesce va bene sempre, meglio la sogliola (sempre cara), ma anche il merluzzo, attenzione alle spine. Poi dipende dai gusti del bimbo.
Il pesce andrebbe sempre del mediterraneo.
Le mie pupette adorano le sogliole, ma costano un'esagerazione, lo trovo eticamente un pò esagerato, considerando che con 10-15 sogliole vive una bambina un anno in india!
Per gli omogenizzati se si vuole si possono usare quelli di sola frutta. Eviterei tutti gli altri cibi prefiniti per bimbi.
La sera va bene il latte se il bimbo vuole il biberon per dormire, sempre bio. Alla mattina abituarlo al latte o the con latte e qualche biscotto. Ottimo il latte Granarolo bio, sempre che riusciate a trovarlo!


Merenda latte e frutta

  • frutta: mela o pera o banana frullate + latte polvere e acqua o latte bio + biscotto bimbi - senza grassi e olii idrogenati, vegetali, o comunque non specificati -
Frullare tutto insieme, viene meglio con la pera.

lunedì 21 gennaio 2013

Pensavo venisse peggio! Riso+carciofi-

Tempo: quello di cottura del riso

Mio marito è appena tornato da un viaggio di lavoro e mi sono spupazzata le pargolette anche per tutto il fine settimana, così ho impostato una cena basica, che si è rivelata piuttosto buona, purtroppo, così la condivido con voi!
Avevo in frigo 3 carciofi che avevo pulito qualche giorno fa, senza lavarli, non mostravano segni di alterazione e non sono neppure diventati scuri. Ho tagliato i carciofi, penso di non averli lavati neppure dopo, va beh,  a spicchi e pelato i gambi tagliandoli a pezzetti, ho buttato tutto in abbondante acqua bollente, con riso e sale e un cucchiaio d'olio. L'impegno e l'entusiasmo era a zero. 
Dopo venti minuti, mescolando con assouta noncuranza un paio di volte, è venuta come una minestra di riso che però impittandola ha assunto l'aspetto di un risotto cremoso a tutti gli effetti, l'ho corretto nel piatto con olio, parmigiano e sale e un pò di pepe, era perfetto!
Abbiamo completato la cena con insalata delle buste, valeriana, e un panettone "sano" comprato ad un euro al Carrefour e firmato Carrefour, prodotto da Maina (che non ha fatto pubblicità quest'anno, effettivamente non è stato un Natale gran che buono). Il panettone ha dato quel tocco trash che cercavo, però era veramente buono. Mia figlia grande, Ludovica, ha ripiegato su un uovo alla coque, il risotto non l'ha conquistata, la piccola ha mangiato pastina con pomodoro, olio e parmigiano.

Risotto con carciofi
  • In acqua bollente: carciofi a pezzi, riso, olio extravergine d'oliva, sale
  • Nel piatto aggiungere olio, parmigiano.
Se proprio si vuole esagerare, e ci si sente un pò chef, solo poco, con il risotto cotto, a fuoco spento, mantecare con burro (di panna fresca) o poca panna.
Tempo  zero. Certo comprare e pulire i carciofi con tutte le relative spine a me inquieta!

sabato 19 gennaio 2013

Cena ultra veloce! Patè tonno+pasta merluzzo-

Ieri sera avevo a cena un amico di mio marito, tipo simpatico, così ho improvvisato una cena velocissima! Menù: patè di tonno, olive, di 2 tipi - che lusso-, 1 sarde, 1 taggiasche, insalata (comunque è bene che ci sia sempre della verdura) orecchiette al merluzzo.
Patè di tonno per 4 persone:
  • 1 Philadelfia o Abitella
  • olio extravergine, un cucchiaio
  • 1 scatoletta di tonno in olio di oliva
  • un cucchiaio di capperi sotto sale sciacquati
  • 3 noci di burrro (di panna fresca)
  • 4/5 acciughe sott'olio
Pasta merluzzo:
  •  pasta corta
  • filetto di merluzzo meglio il cuore
  • pomodoro passato
Le ricette sono semplicissime e la cena sarà perfetta! Per il patè mettere tutti gli ingredienti in una ciotola e frullare con una roba tipo Minipimer (quello che si usa per frullare la minestra) poi lasciarlo almeno un'oretta in freezer. Servire con pane, meglio se di lievito madre e senza strutto, se proprio si vuole esagerare passarlo a fette su una pentola anti aderente per tostarlo, ma non è necessario.
Per la pasta mettere il merluzzo in padella con olio e un cucchiaio di acqua, lasciarlo qualche minuto a cuocere poi aggiungere il pomodoro, si possono aggiungere anche olive taggiasche e-o capperi.
Scolare la pasta qualche minuto prima e terminare la cottura nella padella del pesce. Nel piatto completare con olio crudo, sale, pepe.

mercoledì 16 gennaio 2013

Parto naturale o cesareo? La so.

Come scrivere un pensiero pubblico senza offendere ginecologi, anestesisti e ostetriche? Dichiarando che assolutamente questo è un mio pensiero, opinione che ho maturato da decenni e che peraltro si è confermata corretta alla nascita delle pupette, ma è strettamente personale.
Allora: secondo il me il parto natutale è una esagerata prova di coraggio che si può trasformare in un incubo senza controllo, per una donna-tipo che se ha mal di testa prende un antifiammatorio ed è finito tutto.
Il parto cesareo è rischioso, certo come un'operazione, ma è soprattutto caro per gli ospedali che lo evitano come la peste, innalzando inni sulla naturalità della sofferenza materna, legittimandola come parte dell'essere donna e madre, questo i ginecologi maschi, perchè i ginecologi donne fanno il cesareo. Le otetriche peraltro sono compiacenti e promuovono questa -piacevole- esperienza tutta dedicata alla Donna come momento magico di transizione che ci promuove al ruolo di Mamma, sempre che ci sia disponibilità totale all'allatamento naturale.
Secondo me il parto naturale va bene se la donna se la sente, ha una ottima sopportazione del dolore, pensa di potercela fare, è coscente del percorso e delle complicazioni, non ha timore di provare i suoi limiti e coraggio, un pò come praticare sport estremi, sono esperienze forti, che comprendo poco perchè lontane dalla mia forma mentis.
Comunque, anche se proprio c'è una forte motivazione, bisognerebbe accertarsi di poter avere un anestesista a disposizione per fare l'anestesia spinale se il dolore è troppo forte, e, non avendolo mai provato, non si può conoscere il proprio livello di sopportazione. Negli ospedali italiani questa possibilità è rara, tanto promessa quanto poco praticata, così la donna si trova ad affrontare spesso un evento spiacevole e sconosciuto con la speranza vana dell'arrivo dell'anestesista (che non c'è o arriva tardi).
Io ho fatto il cesareo perchè mi ero premunita di assicurazione privata, eccesso di zelo, a volte esagero, per due volte, e certo non è stato come una cena in un ristorante stellato, ma sono state due esperienze piacevoli compatibilmente con l'evento.
Avevo anestesista a disposizione e ostetrica carinissima che mi ha aiutato e lasciato libera di fare quello che ho voluto senza ossessioni, paranoie retrò frutto di retaggi culturali di altri tempi.
Ma come dicevo ho esagerato, il cesareo si può fare anche in un'ospedale con il servizio sanitario e si è anche più controllati. Certo bisogna trovare un ginecologo "comprensivo" che lavori in un'ospedale senza assilli di costi, lo so è difficile, ma possibile.
Quindi se si desidera un bimbo è necessaria la scissione dal corpo materno, ma si auspica nel modo meno traumatico possibile. Spero gli ospedali si adeguino e inizino a considerare la sofferenza della donna non come una cosa naturale, ma come un evento da evitare, siamo nel 2013! Quando andiamo dal dentista facciamo l'anestesia o no?! Eppure è naturale anche togliere un dente!
Fortunatamente molte donne riescono a vivere bene anche il parto naturale, perchè come tutte le emozioni forti lascia una traccia indelebile, e spesso il parto è  percepito come la più bella esperienza della vita (sarà stata la nascita o lo scampato pericolo?).
D'altra parte ci sono anche donne che rimangono traumatizzate: si riconoscono perchè per anni raccontano particolari agghiaccianti del loro parto a tutti. Comunque, ironia a parte, sicuramente il parto è una cosa strana che ci riporta un pò al livello degli animali, quali siamo, come l'allattamento peraltro.

venerdì 11 gennaio 2013

Allattamento!

Certo ognuno ha le sue idee, ma in questo caso sono polarizzate un pò come essere della juve o del toro, non c'è via di mezzo. C'è chi si fa dare la pastiglia subito dopo la nascita per evitare in toto l'idea, si arma di biberon e latte artificiale e chi assolutamente crede solo nella bontà del proprio latte self made e vive come una eresia qualsiasi intrusione di latte artificiale.

Io con la prima pupetta ho provato, ho detto vediamo se arriva il latte, ed è arrivato. Certo non è proprio così naturale il meccanismo, comunque all'inizio non è gran che piacevole, anzi è faticoso, fastidioso, nonostante lei sembrasse molto competente (forse anche io davo questa idea). 
Soprattutto se non si è una mamma 18 enne e se non si fa il parto naturale, bisogna insistere, usare il tiralatte - per abbandonarlo 2 giorni dopo - fare manovre strane e seguire riti simil tribali.
Una cosa però l'ho capita - cercando invano di aiutare un'amica - aiuta usare acqua calda, tipo impacchi, pare favorisca il tutto, ma se il seno fa male ed è molto gonfio usare acqua solo fredda e tachipirina.
Io ho iniziato subito parallelamente sia l'allattamento con il mio latte sia con il biberon e un sano latte artificiale, tecnicamente si chiama allattamento misto ed è visto malissimo da tutti: pediatri e ostetriche, - ti minacciano: con il biberon finirà subito il suo latte! - magari! - Ludovica, la mia prima bimba, mi ha seguito tranquilla nelle mie decisioni, alternava me al biberon indifferentemente.
Chi non mi voleva seguire era il neonatologo che non voleva dare da subito il latte artificiciale: "guardi che poi si abitua e non si attacca!", così l'ho minacciato, fortuna della clinica privata: non potevo vedere questo esserino senza cibo.
All'inizio le davo il latte artificiale di notte così dormivo di più e magari qualche poppata la faceva mio marito. Anche perchè le prime poppate con il mio latte erano lunghissime, poi il ruttino, poi si sporcava, il tutto durava anche un ora, con il latte artificiale era più veloce.
Alla fine davo il mio latte la notte perchè Ludovica aveva imparato meglio e il latte artificiale di giorno, perchè non c'ero.
A 9 mesi ho posto fine a questo rito arcaico dell'allattamento materno, che fa un pò africa nera, con un pizzico di dispiacere ma con un grande senso di libertà, e con entrambi sono partita per una vacanza a Grimò, in costa azzurra, ed è stato tutto perfetto.
A parte tornare un giorno prima perchè mi mancava Ludovica.
Con la seconda no, all'inizio tutto bene, l'allattamento è partito più velocemente e sembrava che anche a lei piacesse il biberon, mostrava finta compiacenza, ma poi, con il passare dei mesi ha smesso, basta biberon, voleva e vuole solo il mio latte e sempre più spesso.
Certo è carino dare il latte alla pargoletta, ma ormai non è più così piccola, ha 14 mesi, 6 denti, pesa abbastanza e prendere il latte è diventato solo un capriccio anche se è il modo più facile e veloce per farla addormentare.
Così a causa di una mia - leggera - pigrizia Maddalena mi ha fregato!
L'allattamento al seno crea una dipendenza forte e non ci si può allontanare dall'esserino allattato - quindi per ora niente fughe in costa azzurra -.
Penso che tra poco dovrò interrompere questo rito, "dobbiamo" essere più indipendenti, però prima dovrò trovare un'altro modo per farla dormire e cedere meno a suoi capricci.
Vivere troppo in simbiosi non è sano.
Cercherà sempre una dipendenza da qualcuno?
Domande da non porsi e muoversi a renderla autonoma, e a rendermi antonoma.
Quindi, per me il top è l'allattamento misto, ma bisogna insistere sempre con il biberon e smettere di allattare presto, perchè passati i 9 - 10 mesi è molto più difficile.
Vi dirò come è andata, nel mentre continuo a viziarla! Vogliamo parlare di dove dorme?
Comunque se decidete di allattare, è meglio l'allattamento misto, secondo me, così si abitua al biberon e voi potete andare almeno a cena fuori, o al lavoro eventualmente.
Ma se allattate evitate di farlo in pubblico e se proprio dovete, fatelo in modo discreto, l'ostensione della tetta - anche se materna - non si può vedere!

sabato 5 gennaio 2013

Consigli per la gravidanza!

Sicuramente, la gravidanza è un momento magico per il ginecologo, che si fa pagare fatture astronomiche, o per la suocera che vede svilupparsi il pargoletto da viziare, o per il papà che tendenzialmente vive sereno la sua esistenza, ma per una donna - normale - che forse ha sofferto di mal di denti, e questo è stato il suo massimo approccio al dolore, la gravidanza e soprattutto il parto non sono proprio una cosa - normale - e molto lontana dalla magia.
Certo gli ormoni e il sogno della meta fanno a tratti dimenticare il percorso, ma convivere in due nello stesso corpo non è cosa semplice, soprattutto se il tuo corpo si oppone all'idea.
Questi sono alcuni consigli per superare la "magia" della gravidanza e come tali non andrebbero seguiti, perchè al di là dei consigli ognuno fa come sente sia giusto - la verità è dentro i te - anche se, come si dice, - è sempre sbagliata - !
  1. L'entusiasmo è a 1000 MA... evitare di dire subito che si aspetta un bambino, le ansie e le aspettative degli altri avranno tutto il tempo di palesarsi dopo gli esami preliminari.
  2. Mai rivelare la data del presunto parto/nascita/natalità perchè anche se pare te lo chiedano con noncuranza è una fiction, tutti se lo segnano, ti paiono svampiti, e invece no, ti fanno domande trabocchetto proprio per essere sicuri e notare qualche tua imprecisione. Se questo stuolo di persone non viene costantemente aggiornato, chiamano ininterrottamente si organizza e struttura una rete di richiesta notizie soprattutto a ridosso della data fatidica e in realtà in quel periodo è proprio necessario stare sereni per quanto possibile. Quindi prepararsi una versione condivisa e falsa, studiarsi a tavolino la data del parto e il numero di settimane: togliere sempre una ventina di giorni alla gravidanza. Vendere questa versione a tutti! A me è riuscito perfettamente con la prima gravidanza, con la seconda un pò meno perchè ormai mi avevano beccato, ma tanto la seconda gravidanza fa molto meno notizia, è un già visto, il pubblico ha molto meno appeale.
  3. Mai parlare di parto, sia che si sia scelto un cesareo o un parto naturale, glissare sempre il discorso per evitare orde di donne che finalmente possono terrorizzare qualcuno raccontando particolari macabri e trucidi del loro parto. Se succede fingere di rispondere al telefono, oppure alzarsi e fuggire velocemenete.
  4. Non accontentarsi di un ginecologo che bonariamente dice che va tutto bene: scegliere un buon ecografista e fare l'esame dei villi coriali, accettando con consapevolezza i rischi.
  5. La gravidanza è uno stress per il corpo, quindi riposarsi, compatibilmente con il lavoro e con la disponibilità dell'eventuale padre, farsi viziare/servire/riverire, dopo sarà il pargolo che riceverà tutte le attenzioni e comunque prepararsi ad un momento impegnativo.
  6. Se arriva una nausea tremenda, non ascoltare consigli su alimenti strani da assumere come lo zenzero, o riti propiziatori, ma cercare di sopravvivere mangiando quello che va giù cercando comunque di bere - io riuscivo a bere solo crodino, acqua tonica e cose così, poi mangiavo robe assurde e quando finalmente trovavo qualcosa che sembrava andasse bene e riuscivo ad uscire e comprarne una scorta, mi veniva voglia di altro-.
  7. Il sintomo più brutto è la bava alla bocca per ipersalivazione, detto così è tremendo, provato è peggio, quindi pensare che passa e investire su fazzoletti morbidi.
  8. Mangiare poco, non bisogna mangiare per due ma sopravvivere in due, non fumare, se si vuole bere, solo vino, poco, saltuariamente, e a pasto.
  9. Avere la consapevolezza che è un periodo transitorio, far passare i giorni sperando che passino i sintomi nefasti.
  10. Non rivelare il nome del futuro nascituro, tutti avranno qualcosa da dire e tipacamente ti consiglieranno altro. Tieni duro, a meno che non vogliate chiamarlo/a Deborah, Samantah, Luana, Kevin, Josef. Una mia amica la vorrebbe chiamare Noa, che dire?
  11. Se si sta bene non approfittarne esgerando in lavori domestici o acquisti assurdi per il pargoletto, tipo tris, o valige di vestitini, userete tutto molto poco, si mette una cosa per volta e non deve durare una vita.
  12. Se a tratti senti la magia, stai bene, sembra che anche la pancia ti stia bene e ti trovi in forma, gli ormoni almeno sui capelli fanno miracoli, goditela, finirà presto!