mercoledì 16 gennaio 2013

Parto naturale o cesareo? La so.

Come scrivere un pensiero pubblico senza offendere ginecologi, anestesisti e ostetriche? Dichiarando che assolutamente questo è un mio pensiero, opinione che ho maturato da decenni e che peraltro si è confermata corretta alla nascita delle pupette, ma è strettamente personale.
Allora: secondo il me il parto natutale è una esagerata prova di coraggio che si può trasformare in un incubo senza controllo, per una donna-tipo che se ha mal di testa prende un antifiammatorio ed è finito tutto.
Il parto cesareo è rischioso, certo come un'operazione, ma è soprattutto caro per gli ospedali che lo evitano come la peste, innalzando inni sulla naturalità della sofferenza materna, legittimandola come parte dell'essere donna e madre, questo i ginecologi maschi, perchè i ginecologi donne fanno il cesareo. Le otetriche peraltro sono compiacenti e promuovono questa -piacevole- esperienza tutta dedicata alla Donna come momento magico di transizione che ci promuove al ruolo di Mamma, sempre che ci sia disponibilità totale all'allatamento naturale.
Secondo me il parto naturale va bene se la donna se la sente, ha una ottima sopportazione del dolore, pensa di potercela fare, è coscente del percorso e delle complicazioni, non ha timore di provare i suoi limiti e coraggio, un pò come praticare sport estremi, sono esperienze forti, che comprendo poco perchè lontane dalla mia forma mentis.
Comunque, anche se proprio c'è una forte motivazione, bisognerebbe accertarsi di poter avere un anestesista a disposizione per fare l'anestesia spinale se il dolore è troppo forte, e, non avendolo mai provato, non si può conoscere il proprio livello di sopportazione. Negli ospedali italiani questa possibilità è rara, tanto promessa quanto poco praticata, così la donna si trova ad affrontare spesso un evento spiacevole e sconosciuto con la speranza vana dell'arrivo dell'anestesista (che non c'è o arriva tardi).
Io ho fatto il cesareo perchè mi ero premunita di assicurazione privata, eccesso di zelo, a volte esagero, per due volte, e certo non è stato come una cena in un ristorante stellato, ma sono state due esperienze piacevoli compatibilmente con l'evento.
Avevo anestesista a disposizione e ostetrica carinissima che mi ha aiutato e lasciato libera di fare quello che ho voluto senza ossessioni, paranoie retrò frutto di retaggi culturali di altri tempi.
Ma come dicevo ho esagerato, il cesareo si può fare anche in un'ospedale con il servizio sanitario e si è anche più controllati. Certo bisogna trovare un ginecologo "comprensivo" che lavori in un'ospedale senza assilli di costi, lo so è difficile, ma possibile.
Quindi se si desidera un bimbo è necessaria la scissione dal corpo materno, ma si auspica nel modo meno traumatico possibile. Spero gli ospedali si adeguino e inizino a considerare la sofferenza della donna non come una cosa naturale, ma come un evento da evitare, siamo nel 2013! Quando andiamo dal dentista facciamo l'anestesia o no?! Eppure è naturale anche togliere un dente!
Fortunatamente molte donne riescono a vivere bene anche il parto naturale, perchè come tutte le emozioni forti lascia una traccia indelebile, e spesso il parto è  percepito come la più bella esperienza della vita (sarà stata la nascita o lo scampato pericolo?).
D'altra parte ci sono anche donne che rimangono traumatizzate: si riconoscono perchè per anni raccontano particolari agghiaccianti del loro parto a tutti. Comunque, ironia a parte, sicuramente il parto è una cosa strana che ci riporta un pò al livello degli animali, quali siamo, come l'allattamento peraltro.

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